Premio Chiara

Il Premio Chiara è uno dei più prestigiosi premi nazionali dedicato espressamente al racconto, cioè alla misura narrativa breve così difficile da realizzare e così magistralmente elaborata da Piero Chiara.

E' un premio per racconti editi in Italia e nel Canton Ticino, che Chiara ha sempre considerato come una componente essenziale della nostra realtà culturale.

Nato nel 1989 per iniziativa di alcuni amici che intendevano così ricordare lo scrittore scomparso nel 1986, si svolge a Varese ed è affiancato dal Premio Chiara giovani e dal Premio Chiara alla carriera.
Scarica il bando di concorso del Premio Chiara 2010

Vincitore dell'Edizione 2010

Gianrico Carofiglio con Non esiste saggezza, Rizzoli
Vince il Premio Chiara 2010 - XXII edizione.

Gli altri finalisti (in ordine di graduatoria) erano:
Stefano Domenichini con Acquaragia, Perdisa Pop
Jole Zanetti con Racconti sgradevoli, Garzanti
Giorgio Falco con L’ubicazione del bene, Einaudi

La manifestazione finale si è svolta domenica 24 ottobre 2010 alle ore 17.15, con lo spoglio in diretta delle schede di voto della Giuria Popolare, nella splendida Sala Napoleonica delle Ville Ponti a Varese, alla presenza delle autorità e di un numeroso e attento pubblico.

Durante la manifestazione condotta da Claudia Donadoni, si è svolto un piccolo intervento musicale con Thomas Schrott, primo violino dell’Orchestra Internazionale d’Italia. I Finalisti sono stati intervistati da Romano Oldrini, Presidente dell’Associazione Amici di Piero Chiara e della Giuria Letteraria del Premio e Gianni Spartà, giornalista e membro della Giuria.


Galleria fotografica. Manifestazione finale alle Ville Ponti

Finalisti dell'Edizione 2010

Colpo di scena al Premio Chiara, una terna che è una quaterna!

La Giuria, "i Grandi Lettori", del Premio Chiara 2010 a lato del risultato della votazione definitiva e in accordo con l'Associazione Amici di Piero Chiara, ha ritenuto Finalista, non una terna ma una quaterna.

Pertanto i Finalisti del Premio Chiara 2010 sono:
_ Gianrico Carofiglio, Non esiste saggezza, Rizzoli
_ Stefano Domenichini, Acquaragia, Perdisa Pop
_ Giorgio Falco, L'ubicazione del bene, Einaudi
_ Jole Zanetti, Racconti sgradevoli, Garzanti

Il Premio Chiara 2010 è promosso dall’Associazione Amici di Piero Chiara con il sostegno e la collaborazione della Provincia di Varese, della Regione Lombardia, del Consiglio di Stato della Repubblica e Cantone del Ticino della Camera di Commercio di Varese, dei Comuni di Varese e di Luino e di altri numerosi Enti Pubblici e Privati.

La designazione, tra le 80 opere concorrenti pervenute alla Segreteria del Premio, è stata effettuata da un Comitato di Grandi Lettori composto da: Romano Oldrini (Presidente), Ambrogio Borsani, Vittorio Colombo, Piera Corsini, Luca Crovi, Giuseppe Curonici, Mauro Novelli, Ermanno Paccagnini, Gerardo Rigozzi, Luca Saltini, Caterina Soffici, Gianni Spartà, Andrea Vitali, Carlo Zanzi.

A ciascuno dei vincitori sarà assegnato un Premio di duemilacinquecento euro. Sarà compito ora della Giuria Popolare, composta da 200 lettori italiani e ticinesi, designare il vincitore del Premio Chiara 2010 che riceverà altri tremila euro.
Giorgio FalettiPchi inutili nascondigliGianrico Carofiglio, Non esiste saggezza, Rizzoli

I racconti di “Non esiste saggezza” provengono dai luoghi della realtà quotidiana: sono volti che emergono dalla folla dei viaggiatori, in zone neutrali di transito. Soprattutto, figure di donne: con esse, come a voler condividere il peso di un segreto in varie forme doloroso, a volerle affrancare da un destino ostile.
In questa scrittura tersa domina un’esigenza di riscatto esistenziale e morale: con naturale maestria Gianrico Carofoglio dà un nome alle ombre e alle paure, ce le rende compagne di un viaggio che arriva fin dentro le nostre emozioni più profonde e più vere.

Gianrico Carofiglio è nato a Bari nel 1961. Tra i suoi romanzi, Le perfezioni provvisorie (Sellerio 2010) e Il passato è una terra straniera (Rizzoli 2004), Premio Bancarella 2005; con il fratello Francesco ha pubblicato il graphic novel Cacciatori nelle tenebre (Rizzoli 2007). I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.
Giorgio FalettiPchi inutili nascondigliStefano Domenichini, Acquaragia, Perdisa Pop

Cosa succederebbe se, per una volta, a Pasqua, Cristo decidesse di non risorgere? E se mettessimo una zolletta di LSD nel tè del Presidente degli Stati Uniti d’America? Nei racconti di questa raccolta troverete risposte a queste e ad altre domande, scoprirete perché i piccioni si appoggiano sul davanzale e guardano in casa, incontrerete un detective che controlla cartelli in autostrada e conoscerete un altro Orlando che non si è ancora rassegnato ad aver perso Angelica, in una carrellata di vicende e personaggi irresistibili, variopinta e coinvolgente come un album di musica pop.

Stefano Domenichini vive a Reggio Emilia, città dove è nato. Ha pubblicato i racconti: Il bristol nero e Acquaragia rispettivamente nelle antologie Amore e altre passioni (Zona, 2005) e Lama e trama 3 (Zona, 2006). Questo è il suo primo libro.
Giorgio FalettiPchi inutili nascondigliGiorgio Falco, L’ubicazione del bene, Einaudi

“Chi usciva alle sei del pomeriggio dubitava della forza aziendale. Chi usciva alla otto di sera dubitava della vita.” A venti chilometri in automobile dal lavoro e dal supermercato, come accade ai bordi di ogni metropoli, la città continua e diventa un altro luogo: Cortesforza, un luogo tanto più vero quanto più è immaginario. Qui si vede un esodo eterno, e la giornata è ridotta a tragitti in tangenziale verso casa. Il lavoro non si vede più, è dappertutto, ha invaso i comportamenti quotidiani, affettivi. Nell’anonimato di vite qualunque Giorgio Falco coglie la zona grigia che unisce il fallimento e la grazia in un libro dal tono sommesso e lancinante che restituisce alle cose minime il compito di raccontare la grandezza e l’imperscrutabilità dell’esistenza.

Giorgio Falco (1967) Pausa caffè, il suo libro di esordio uscito per Sironi nel 2004, ha avuto una grande accoglienza di critica. Ha scritto racconti per antologie e riviste, tra le ultime: Lavoro da morire (Einaudi, 2009), Sono come tu mi vuoi (Laterza, 2009).
Giorgio FalettiPchi inutili nascondigliJole Zanetti, Racconti sgradevoli, Garzanti

A volte un libro è come un nervo scoperto. A volte una frase ferisce come una lama. A volte la letteratura riesce a rispecchiare il nostro dolore più profondo, più lancinante. In questi “Racconti sgradevoli” Jole Zanetti affronta a viso aperto la vita, anche in quello che ha di più crudele, doloroso e forse di più prezioso e più vero. Lo fa con uno sguardo di una donna, e con la voce di una donna in grado di capire e condividere le sofferenze degli altri. In casi come questo, la letteratura diventa, per chi scrive come per chi legge, un corpo a copro con le ombre dell’esistenza: ma indica anche un percorso di consapevolezza, un’occasione di purificazione, la strada verso una possibile liberazione.

Jole Zanetti è nata e cresciuta a Trieste, dove è tornata dopo molti anni di volontariato nell’assistenza di diversi paesi africani. Ha narrato quelle esperienze nel Diario africano (2004). Presso Garzanti ha pubblicato Lacune.


Galleria fotografica. Conferenza stampa S.Caterina


Gli appuntamenti con i finalisti

Venerdì 22 ottobre, Milano, ore 18.00. Presentazione quattro finalisti Premio Chiara 2010

Sabato 23 ottobre, Gallarate, ore 11.00. Presentazione quattro finalisti Premio Chiara 2010

Sabato 23 ottobre, Lugano, Biblioteca Cantonale, ore 17.30. Presentazione quattro finalisti Premio Chiara 2010

Domenica 24 ottobre, Libreria del Corso, Varese, ore 11.00. I Finalisti del Premio Chiara incontrano i lettori

Domenica 24 ottobre, Sala Napoleonica, Varese ore 17.15. Manifestazione finale e premiazione del vincitore del Premio Chiara 2010 con spoglio in diretta delle schede della Giuria Popolare.